ROMA – La rappresaglia del Movimento 5 Stelle è arrivata: l’assessore volta le spalle al sindaco scomunicato dal Partito. Giuseppe Raspa si dimette dalla giunta comunale di Pomezia e lascia il sindaco eretico Fabio Fucci. Colpevole di essersi ricandidato nonostante il no del M5S. Fucci aveva difeso la sua posizione in mattinata, intervenendo alla trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la Notizia“, condotta da Gianluca Fabi e Daniele Moretti ed in onda su Radio Cusano Campus. L’emittente radiofonica dell’Università Niccolò Cusano.
“Di Maio dice che il M5S e’ per la meritocrazia, ma con la regola dei due mandati chi merita se ne deve andare” ha affermato Fabio Fucci.
Il primo cittadino di Pomezia svela anche di aver chiesto a Casaleggio di togliere questa che definisce una “regola miope”. Ee che lui ha risposto: “ve lo scordate proprio“.
“Uno vale uno e’ affascinante ma non tutti sono uguali. All’interno del mondo grillino la mia decisione di candidarmi con una lista civica e’ stata presa non bene. – ha detto ancora Fucci – Un regolamento cosi’ ferreo e’ limitante e non guarda al futuro, se vuoi governare devi anche valutare alleanze”.
Fucci svela inoltre che è da circa un anno che tenta di far ragionare i vertici del movimento su questo aspetto. “Un anno fa da Pomezia partirono il consigliere regionale Valentina Corrado e l’allora capogruppo in consiglio comunale in direzione Milano da Davide Casaleggio a dirgli: Pomezia vuole ricandidare il sindaco Fucci alle prossime elezioni, perche’ il suo primo mandato e’ durato poco piu’ di anno e non deve essere considerato un mandato pieno. Inoltre, abbiamo ottenuto ottimi risultati, c’e’ bisogno di continuita’ e ci sono i consensi, quindi cambiate questa regola.
Davide Casaleggio non volle sentire ragioni. Affermò che questo e’ uno dei cardini del M5S e non si puo’ sconfessare.
Alle prossime elezioni comunali a Pomezia, prosegue Fucci, “da una parte ci sara’ il sindaco uscente, che e’ stato portato a modello per i risultati che ha conseguito e dunque, fatti alla mano, dovrebbe essere premiato. Oggi invece il messaggio che si vuol far passare: avanti il prossimo, si ricomincia tutto da capo. C’e’ questa visione romantica per cui un’altra persona riuscirebbe a fare le stesse cose, io invece dico che la macchina amministrativa e’ un mostro complesso e c’e’ bisogno di anni prima di raggiungere l’esperienza per farla funzionare”.
Secondo il primo cittadino “l’impegno e l’intensità con cui ho vissuto i 5 anni da sindaco e con cui intendo passare i prossimi 5 anni mi fanno pensare che dopo sarò un pò stanchino. Penso però che nel momento in cui si trovano dei sindaci interessati al bene comune, che riescono a ottenere risultati, perché non dovrebbero andare avanti? Sono i cittadini che dovrebbero decidere. Ringrazio il M5S per quello che mi ha dato, ma credo anche di aver dato tanto al M5S, perché l’immagine del buon governo di Pomezia credo sia stato anche un traino per le vittorie a Roma e in altre città In Sicilia il M5S prende il 40% e non governa, alle politiche prende il 32% e probabilmente non riuscirà a governare. Dovrebbe valutare alleanze. Dovrebbe prendere consapevolezza che li’ fuori c’e’ un mondo variegato che ha bisogno di essere ascoltato. Al 50%+1 non ci si arriva, quindi bisognerebbe aprirsi. Questo regolamento ferreo e rigido e’ molto limitante e non guarda al futuro”.