Dossieraggi e pedinamenti: un’organizzazione per mettere le mani sulla sicurezza del porto di Civitavecchia

6365

ROMA – Ai (semi) pensionati dei servizi che si muovono all’ombra delle banchine del porto di Civitavecchia non piace che si ficchi il naso nei loro affari. E a quanto pare non avrebbero perso vecchi… vizi del mestiere. Dal dossieraggio alle intercettazioni (illegali), fino a veri e propri pedinamenti. E’ quanto starebbe accadendo a Civitavecchia, nei confronti di diversi personaggi pubblici e meno pubblici, che evidentemente devono avere disturbato non poco le manovre che si stavano ponendo in essere tra Roma, Tarquinia e Civitavecchia.

Il primo a farne le spese è stato il giornalista Paolo Gianlorenzo, titolare del sito Etrurianews.it, che nei mesi scorsi era già stato peraltro denunciato per diffamazione dal presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia Francesco Maria Di Majo e che a dicembre prossimo andrà a giudizio dinanzi al Tribunale di Viterbo. In realtà pare che Di Majo ed i suoi legali abbiano cercato in tutti i modi di far chiudere e sequestrare il blog scomodo, come prima di loro tentò (anche lui invano) di fare il predecessore di Di Majio, Pasqualino Monti, per anni nel mirino dello stesso Gianlorenzo.

Oggi però è proprio il noto giornalista di destra a sentirsi minacciato, fino al punto di temere per l’incolumità propria e della sua famiglia e di recarsi dai Carabinieri per dire di essere seguito da giorni da ignoti pedinatori.

Gianlorenzo da settimane sta scrivendo di strane situazioni e coincidenze che si stanno verificando da qualche mese nel porto di Civitavecchia, alcune delle quali hanno trovato dei riscontri anche in quanto pubblicato dall’Indiscreto.

In particolare, gli ultimi articoli di Etrurianews hanno segnalato e provato il rapporto esistente tra i nuovi vertici della Pas, la società dell’Autorità Portuale che si occupa della sicurezza del porto di Civitavecchia, e una azienda dal nome altisonante, che fa capo all’avvocato Francesco Caputo, ben noto a Ladispoli ed in altri comuni della provincia per diverse operazioni messe in cantiere nel corso degli anni con i Comuni con cui ha lavorato.

Da quanto emerge, è evidente che il bando per l’assunzione di Vincenzo Conte a nuovo direttore tecnico della Pas, dopo il licenziamento in tronco, con tanto di presunta calunnia e diffamazione, ai danni dell’ammiraglio Fedele Nitrella, fosse una farsa preconfezionata.

Quanto emerge è un piano studiato a tavolino (in cui l’unica incertezza è stata la nomina iniziale ad amministratore unico della Pas, dell’ex ufficiale dei Carabinieri e del Sismi Giancarlo Paoletti, che rifiutò subito per lasciare il porto al suo amico, anche lui ex generale dei Carabinieri e del Sismi, Umberto Saccone. Che su “input” da lui stesso confezionato, attraverso una due diligence, a Di Majo, provvede al licenziamento di Nitrella per mettere al suo posto un altro colonnello dell’Arma con trascorsi nei Servizi, come Vincenzo Conte. Presa la Pas, il passo successivo riguarda direttamente la sicurezza dell’Authority, dove viene rimosso il dirigente, l’ex ufficiale dei Carabinieri Massimo Scolamacchia, assunto nel 2005 da Giovanni Moscherini. 

Chi sono questi personaggi spuntati dal nulla, con la presidenza Di Majo, grazie al collegamento costituito ancora una volta da Ivan Magrì, il cui ruolo assomiglia molto a quello di un vero e proprio faccendiere, che “facilita” contatti e relazioni, ottenendo consulenze in ambienti dentro o vicini al porto e al suo presidente? E soprattutto quale è il vero obiettivo di tutte queste manovre?

Perché ex ufficiali dei Servizi Segreti dovrebbero voler mettere le mani sulla sicurezza del porto di Civitavecchia?

Ricondurre tutto a semplici questioni di affari o di poltrone da occupare, per personaggi di questo calibro, appare riduttivo.

Certo è che i mezzi utilizzati finora lasciano adito a non pochi dubbi di legittimità, se non di legalità, delle azioni poste in essere. Su cui sarebbe bene che la Procura della Repubblica di Civitavecchia, competente per territorio, e l’ANAC di Raffaele Cantone cominciassero ad occuparsi. (5 – Segue)

Scrive Etrurianews, con notizie tutte riscontrate:

Ormai non c’è più alcun dubbio e ogni sospetto è stato chiarito nei dettagli. Umberto Saccone, amministratore della PAS (Port Authority Security) la società che si occupa di sicurezza all’interno del porto di Civitavecchia; la società IEOPA (l’Istituto Etico per l’osservazione e la promozione degli appalti) e Vincenzo Conte, il nuovo direttore tecnico hanno pianificato affidamenti ed incarichi in barba alle leggi e all’etica tanto sbandierata dal dominus dell’IEOPA avvocato Francesco Caputo.

Esaminando dei frame, cioè dei fermo immagine di un video pubblicato dalla società di Caputo il 4 dicembre del 2017, appare evidente che tra loro c’erano rapporti e che stavano “vicini-vicini” ad ascoltare cose davvero interessanti.

Guarda caso, dopo pochi giorni, precisamente il 12 gennaio del 2018 viene pubblicato dalla Pas il bando per l’assunzione di una figura da direttore tecnico, in sostituzione del licenziato ammiraglio Felice Nitrella.

Il resto è storia scritta. Arrivano due sole domande, una di Vincenzo Conte (guarda che coincidenza) e l’altra, del tutto imprevista, dell’avvocato Matteo Mormino.

Vincenzo Conte viene assunto e il gioco è fatto. Nel frattempo la IEOPA ha ricevuto incarichi sotto soglia e svolge attività a pagamento per conto della PAS.

Non dimentichiamoci un particolare non di poco conto. Nella commissione che ha esaminato le qualità dell’ottimo Vincenzo Conte c’è il segretario comunale di Velletri, Paolo Caracciolo del quale abbiamo già parlato. Guardate un po’ chi c’è, per pura coincidenza tra i relatori di un convegno IEOPA e in prima fila ad ascoltarlo?

Cosa aspetta il segretario generale dell’ente, Roberta Macii, a segnalare all’ANAC e alla Procura di Civitavecchia queste gravissime anomalie?

Che non lo faccia il presidente Di Majo è più che scontato viste le connivenze sue e del suo braccio sinistro Ivan Magrì che, qualche giorno prima, era stato fotografato nel piazzale antistante Molo Vespucci in compagnia dell’ex generale Giancarlo Paoletti e un altro personaggio misterioso rimasto impallato dalla foto.

Giancarlo Paoletti con Ivan Magrì stanno andando dal presidente Francesco Maria Di Majo

Un giro di personaggi alquanto ambigui che girano per il porto e che hanno tutti avuto un passato nei servizi segreti.

Cosa si sta tramando presso il porto di Civitavecchia?

Guardate le foto, il video e giudicate voi stessi.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *