Sora, Fazzone fa saltare gli acquisti di Quadrini: dove punta Forza Italia?

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ROMA – L’intervista rilasciata questa mattina dal coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone Paolo Romano per Ciociaria Oggi pone un interrogativo politico. A quale mulino sta portando l’acqua Claudio Fazzone, qual è la strategia di Forza Italia?

La linea di Berlusconi

La linea di Silvio Berlusconi è chiara: Forza Italia sta nel centrodestra ma prendendo le distanze da sovranismi ed estemismi. Senza subordinazione alla Lega. Con la quale c’è ancora il conto aperto per il Governo messo in piedi insieme al Movimento 5 Stelle lasciando a piedi gli alleati elettorali. Le posizioni di questi giorni assunte su scala nazionale da Antonio Tajani non lasciano spazi a dubbi. Compresa l’ultima dichiarazione: quella sulla manifestazione del 2 giugno “Si va bene ma c’era troppo assembramento e c’erano poche mascherine“.

È un chiarissimo segnale agli investitori mondiali, cioè quelli che dovranno pompare la loro liquidità nel sistema economico italiano alle prossime aste in cui metteremo in vendita il nostro debito in cambio di interessi. Forza Italia si sta proponendo sullo scenario europeo ed al sistema della finanza mondiale come la forza del centrodestra di Governo, capace di garantire chi mette in Italia i suoi capitali.

Matteo Salvini è tutto fuorchè sciocco. Lo ha capito e sa che tutte le prossime elezioni saranno una conta. Interna. Con la quale determinare gli equilibri. È per questo che ha chiesto ai suoi eletti nel Lazio un cambio di passo: per bloccare il travaso di consenso dalla Lega a Fratelli d’Italia che viene certificato dai sondaggi.

La linea di Quadrini

Gianluca Quadrini, vice coordinatore regionale di Forza Italia, a Sora si stava muovendo nel solco della rotta tracciata da Silvio Berlusconi ed Antonio Tajani. In settimana era pronto ad annunciare il passaggio nel suo Partito di 3 consiglieri comunali e 3 assessori tra cui il vicesindaco. Un’operazione in grado di ribaltare del tutto gli equilibri di forza all’interno del centrodestra cittadino.

Una strategia intelligente. Perché il prossimo cartello di centrodestra non potrà attaccare dai palchi l’amministrazione civica uscente di Roberto De Donatis. Perché Fratelli d’Italia ne fa parte a pieno titolo dal primo momento. L’uomo forte di FdI Massimiliano Bruni è il papà di tutta una serie di risultati amministrativi centrati in questi anni. Soprattutto, il Partito ha condiviso ogni cosa con il sindaco.

La linea di Fazzone

L’intervista di Claudio Fazzone traccia una rotta del tutto diversa. Non punta su una posizione di prevalenza per Forza Italia (4 consiglieri, 3 assessori tra cui il vice sindaco, che superano il conto di FdI in grado di contare su 3 consiglieri tra cui 2 con deleghe del sindaco ed un presidente del Consiglio Comunale). Punta su una strategia paritetica tra FI, Lega e FdI e la candidatura a sindaco da determinare al tavolo regionale del Centrodestra.

Politicamente ineccepibile. Strategicamente si tratta di avere i numeri sul territorio. Ma la forza dell’alleanza e del cambiamento è in grado di sopperire.

Ciò che emerge è il totale scollamento tra i livelli: non c’è stato contatto né tra Fazzone e Quadrini, né tra Quadrini ed il coordinatore cittadino Vittorio Di Carlo. È lo stesso fenomeno che si era registrato quando il Lazio era nella sfera dell’influenza di Antonio Tajani. Nulla è cambiato con l’egemonia territoriale esercitata ora da Claudio Fazzone. La scomparsa di Mario Abbruzzese dallo scenario ha creato in maniera innegabile un vuoto.

Le reazioni

Tra i consiglieri che erano in procinto di passare in Forza Italia c’è la consigliera di maggioranza Floriana De Donatis, fedelissima del sindaco.  “Sto valutando. Fazzone lascia ancora spazio a margini per il dopo. Per ora pensiamo ad amministratore . Queste decisioni possono essere prese anche più in là”.

Non commenta la capogruppo di Forza Italia Serena Petricca. Anche lei aveva fatto parte di questa maggioranza. Siede tra i banchi dell’opposizione da due anni: da quando il primo cittadino le aveva ritirato le deleghe dopo una sua richiesta di rimpasto.

Nei fatti è una sconfessione della linea portata avanti da Gianluca Quadrini. “Se qualcuno aveva qualche dubbio o progetti diversi ora non c’è più spazio per gli equivoci” il commento stringato ma chiaro di Vittorio Di Carlo. Anche, lui, qualche minuto dopo essere stato nominato commissario cittadino dallo stesso Fazzone con la controfirma del sub commissario Rossella Chiusaroli, era stato molto chiaro. Niente a che fare con questa Amministrazione. E lavorare per un centrodestra unito alle prossime elezioni.

 

 

 




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